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!!! IN ALLEGATO IL RISCONTRO DEL PROVVEDITORE !!!

 

Questa Organizzazione Sindacale, deve apprezzare il lavoro svolto dell’agenziaregionale di sanità della toscana sullo stato di salute dei detenuti adulti e minori nelle carceri, laddove è emerso un quadro a dir poco preoccupante delle gravi condizioni di salute in cui versano i reclusi.

Patologie gravi del 58,7% sia di natura infettiva (16,2 %), che psichiatrica (38,5%) su di una popolazione detenuta di circa 3.100 unità.

L’intervento della scrivente al convegno del 16 maggio c.m. a dieci anni dalla riforma, è stata l’occasione affinché si prendesse cognizione concretamente anche del fatto che la medesima riforma interessava pure quella che è la medicina legale in favore del Corpo di Polizia Penitenziaria, infatti, nessun monitoraggio e valutazione sullo stato di salute del personale di polizia penitenziaria che opera nelle carceri della Toscana è stato mai elaborato come studio.

Se da un lato le linee d’indirizzo per gli interventi sulla popolazione detenuta sembrano essere state recepite, molto necessita ancora fare sulla tutela degli operatori che in carcerelavorano rispetto al “fattore rischio” concreto dopo la conoscenza dei dati forniti.

Situazioni composite come quelle sopra descritte necessitano immediati interventi anche verso il personale di Polizia Penitenziaria con azioni di promozione della salute, la prevenzione, le azioni di protezione, l’impulso della salubrità degli ambienti e di condizioni di vita salutari, le prestazioni specialistiche, la formazione e l’aggiornamento.

Mai come ora è necessario trovare la necessaria sinergia tra l’amministrazionepenitenziaria e la regione toscana rispetto a quanto è emerso dallo studio epidemiologico, definendo modalità organizzative e di funzionamento attraverso l’uniformità del servizio sanitario almeno in regione Toscana, come registro infortuni, medicina preventiva e del lavoro D.Lgs.81/08 quale obiettivi da perseguire.

In attesa di conoscere quali intenzioni intende mettere in campo codesto ufficio, restiamo in attesa di riscontro si inviano cordiali saluti.