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Gentile Direttore, questa Organizzazione Sindacale preso atto della nota 8661 del 31.05.2019 efrancamente viene difficile per noi comprendere che l’avviso nasce “dall’esigenza di dare una adeguatacomunicazione” per cosi dire gerarchica, dal momento che ella di fatto obbliga un dipendente in servizio ad effettuare una visita medica (medici interni di guardia) che però non deve contenere ne prognosi ne diagnosi non essendo i professionisti autorizzati ed abilitati al rilascio di giorni di riposo. Avendo apprezzato in questi anni la sua corretta professionalità istituzionale, crediamo che ella sia conscio che la costituzione tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. Ora, poiché la documentazione solo oggi a noi trasmessa, contiene indicazioni che di fattodiscordano rispetto alla disciplina dell’avviso formato, la invitiamo ad rivedere tale avviso poichél’amministrazione pubblica e Lei come datore di lavoro non può nella circostanza violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana obbligando il lavoratore ad una visita medica. Tale rivisitazione è prepedeutica affinché si pronunci immediatamente il PRAP Toscana-Umbria, la cui presente è diretta, tenuto conto che altre direzione nel distretto hanno proceduto con la medesima linea andando molto ed “oltre” il consentito, essendo competenti due ministeri e la regione Toscana per quanto concerne l’assistenza sanitaria prevista per i soli detenuti. Una buona organizzazione e il benessere del personale cosi come la salute si costruisceattraverso la motivazione e soprattutto la prevenzione per cui colga l’invito poiché anche queste cose possono compromettere seriamente il benessere di una persona ,il suo equilibrio psico-fisico e la sua capacità di lavorare.

In attesa di riscontro e si inviano Cordiali saluti.