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Questa Organizzazione Sindacale ringrazia la S.V. quale presidente e la

commissione tutta della convocazione, ma ritiene che l’analisi compiuta della

situazione della casa di reclusione di S. Gimignano (SI), messa all’ordine del giorno,

non possa essere affrontato in questa sede, essendo in atto un’indagine delle

magistratura che deve ancora accertare come realmente si sono svolti i fatti.

Ovviamente noi come Organizzazione Sindacale riponiamo la nostra fiducia nella

medesima magistratura essendo i fatti contestati al personale molto gravi.

Detto ciò, eccepiamo invece una incompetenza della commissione e della

Regione Toscana rispetto a talune problematiche ataviche come la carenza di

organico, di strumenti e mezzi che affliggono da troppo tempo i Poliziotti

Penitenziari che operano in Toscana essendo molte questioni legate a competenza

statale del Ministero della Giustizia.

L’organico previsto in Toscana è di 3244 unità, ad oggi sono presenti 2629

mancano 615 unità di Polizia Penitenziaria e nella sede di S. Gimignano ne mancano

47.

Ovviamente l’occasione per la UIL-PA Polizia Penitenziaria oggi è propizia per

parlare di cosa possiamo fare concretamente mediante l’audizione, in questa

commissione ma più in generale su cosa potrebbe fare la Regione Toscana per il

personale che lavora nei penitenziari in quanto cittadini toscani. Per cui chiediamo

mediante la presente:

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Un piano carceri di edilizia penitenziaria della Toscana mediante la dismissione delle vecchie strutture penitenziarie così come è avvenuto per gli ospedali perché solo così si possono affermare i diritti costituzionali;

https://www.polpenuil-toscana.it/e867b28d-731e-469b-ada9-4841417b45fc" alt="page2image42683648" width="10.560000" height="14.160000">

L’apertura della REMS di Empoli e l’implementazione di quella di Volterra con l’immediata chiusura di tutte la sezione ATSM (articolazione per la tutela della salute mentale) aperte, tra cui quella di Firenze Sollicciano tenuto conto che è una evidente contraddizione continuare a detenere persone malate in carcere, dopo aver chiuso gli OPG;

Creazione in ogni ospedale delle previste camere di sicurezza per detenuti che vengono ricoverati garantendo cura e sicurezza;
Attuare un codice dedicato degli invii immediati dei detenuti al pronto soccorso, visti i numerosi casi di evasione dagli ospedali;

Conoscere i costi della sanita penitenziaria intramuraria in toscana e i livelli di assistenza offerti, compresa quella extramuraria;
I costi investiti e i piani di prevenzione sul personale sanitario e di Polizia che è esposto ad elevato rischio di malattie, visti i dati certificati dall’osservatorio regionale della sanità;

Creare un nucleo di medicina medico legale, specializzato nell’ambito penitenziario per il personale di Polizia Penitenziaria e i dipendenti ASL, presso la commissione medica di valutazione delle cause di servizio; Creare un servizio ispettivo regionale ASL integrato e specializzato in ambienti di lavoro, come gli istituti penitenziari in applicazione delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro;

Inserimento nel comitato di indirizzo ex art. 5 D.Lgs. 81 regione toscana le OO.SS. del comparto sicurezza della Polizia Penitenziaria;
Riservare una percentuale dei corsi di formazione e aggiornamento che vengono banditi e finanziati dalla regione toscana e dai comuni nell’ambito penitenziario al personale di Polizia Penitenziaria;

Audizione delle OO.SS. regionali dopo l’esposizione della relazione annuale del garante regionale dei detenuti;
Predisporre attuazione di una delega specifica regionale e comunale per i bisogni di chi in carcere lavora.

Attuare un piano finanziario di benessere specifico come campi da calcio ed altre attività ricreative in tutte le strutture penitenziarie per il personale dipendente che sovente alloggia nelle caserme.
Piano di edilizia abitativo agevolato per il personale dipendente per ogni sede di istituto penitenziario;

Nel concludere auspichiamo una proposta di legge che parta dalla Regione Toscana affinché sia prevista una aggravante della pena per coloro che commettono reati in fase di detenzione tra cui le aggressioni ai danni dei poliziotti penitenziari i quali rappresentano lo Stato.

Gradi dell’ascolto della politica regionale chiediamo che venga posta la giusta attenzione istituzionale al personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso questa Regione.

Distinti saluti.

Allegati:
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