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QUI IL RISCONTRO DELLA DIREZIONE E LA RISPOSTA DELLA UIL !!!

Gentile Direttore,

questa Organizzazione Sindacale, con riferimento alla nota in oggetto, in premessa deve farle presente che alle richieste avanzate con nota Prot. N.22/2020, che nuovamente si allega, Ella concretamente nel merito non ha fornito alcuna precisa e formale risposta, salvo quella di divagare e dare spazio alla Sua saccenteria ex cathedra in un discorso del tutto singolare, tanto prolisso quanto sgradevole, con una disquisizione puramente filippica ovviamente connotata da una evidente condotta antisindacale per la quale sarebbe opportuno un suo ravvedimento.

Detto ciò, è utile puntualizzare che il confronto e la corrispondenza sindacale tra le parti non è a discrezione della Signoria Vostra, decidere con chi e con quale rappresentante sindacale intende interloquire, in quanto, suo malgrado, esistono e sono tuttora vigenti, partendo dalla 

Costituzione passando ai contratti di lavoro di categoria e gli accordi quadro e i protocolli sottoscritti tra le parti che disciplinano i rapporti tra l’Amministrazione e il Sindacato.

Pertanto, si invita la S.V., per il futuro, di evitare fastidiose “cadute di stile”, soprattutto se assunte da dipendenti della pubblica amministrazione che amministrano la cosa pubblica e di conseguenza non la comandano, che offendono l’intelligenza e la dignità altrui, non solo in qualità di rappresentanti dei lavoratori, ma anche di appartenenti ad un Corpo di Polizia, quando sanciscono le proprie opinioni in modo del tutto inopportuno e denigratorie, affermando: “Ora, dunque, ciò esposto, stupisce ancora, ed in particolare modo, la sorprendente circostanza secondo la quale i chiarimenti richiesti, legittimi si ritiene, vengano posti all’attenzione della scrivente dal Segretario Generale e Territoriale di Massa e che Ella non ne abbia contezza alcuna, se non per mera citazione per conoscenza al Delegato Provinciale, e che allo stesso tempo non si sia premurato ancor oggi, in ragione della forza della trasparenza e dell’intimo spirito che ha orientato questa Direzione e della quale Ella è testimone certo, di ricercare o rintracciare ogni modo e maniera più efficace per notiziare dovutamente e compiutamente i suoi colleghi del medesimo coordinamento sindacale. Quasi una sorta di discrasia comunicativa pare scorgere tra i diversi ruoli delle SS.LL. o una divisione interrotta del flusso verbale conoscitivo tra i medesimi membri della compagine sindacale quando viceversa ibi victoria, ubi concordia.”

Inoltre, spiace apprendere che Ella abbia chiesto ai nostri dirigenti sindacali locali di conoscere chi sono gli iscritti alla UIL-PA Polizia Penitenziaria a Pontremoli, ebbene se Ella ne ravvisa la necessità, siamo disposti a fornirle i tabulati MEF per assecondarla, ma ciò non cambierà assolutamente le nostre prerogative.

La scrivente Organizzazione Sindacale rappresentata nella persona del Segretario Generale Territoriale – Francesco AUFIERO – le rinnova la richiesta di ricevere copia delle disposizioni di servizio che disciplinano la “Sorveglianza a vista” attuata nei confronti delle detenute e i compiti attribuiti al personale di Polizia Penitenziaria, nel rispetto delle relazioni sindacali previsti dalla Legge e dagli accordi sottoscritti nell’intento di favorire la massima trasparenza nei rapporti e per il rafforzamento del confronto su tutte le tematiche di comune interesse per la risoluzione dei problemi e garantire il miglioramento della qualità dei servizi.

Infine, la scrivente, è ben lieta di poterLa incontrare personalmente, appena viene meno l’emergenza nazionale epidemiologica, per un proficuo confronto sull’organizzazione del lavoro (mai concordata) per la stipula del nuovo Protocollo d’Intesa Locale invitandola però a valutare un incontro con le OO.SS., attraverso la procedura di videoconferenza Microsoft Teams.

Fiducioso nella Sua massima comprensione e lungi dallo scrivente allusioni ad atteggiamenti irriguardosi, a cui non appartengono ai rappresentanti di questa sigla, le auguro buon lavoro e si resta in attesa di urgente riscontro ovviamente allo scrivente e non al rappresentante locale.

 

 

 

 

 

 

Si rappresenta che a questa O.S. pervengono continue segnalazioni di una prassi, sempre più consolidata, dell’impiego del personale di Polizia Penitenziaria a svolgere la c.d. “Sorveglianza a Vista” dei detenuti.

Considerata la delicatezza della materia, già oggetto di approfondita disamina, che incide notevolmente sul carico di lavoro del personale impiegato in tale servizio, si richiede a codesta Direzione di acquisire le disposizioni interne che disciplinano l’adozione della misura in questione nei confronti della popolazione detenuta, nonché le modalità di impiego e i relativi compiti attribuiti al personale di Polizia Penitenziaria secondo il D.P .R. 15/02/1999, n.82 (Regolamento di Servizio).

Inoltre, preso atto che, molto spesso, l’adozione della “Sorveglianza a Vista” viene istituita come azione di prevenzione al fenomeno di autolesionismo del detenuto/a, per il quale è richiesto uno specifico iter di assistenza psico/socio/sanitaria, la scrivente O.S. chiede di conoscere se presso l’Istituto da lei diretto risulta essere sottoscritto un Protocollo di intesa con il Responsabile Sanitario della Struttura Detentiva dell’Azienda USL Toscana nord ovest, in ottemperanza alle "Linee di indirizzo per la riduzione del rischio autolesivo e suicidano dei detenuti" approvate dalla Conferenza Unificata Stato Regione (in G.U. n° 34 del 10 febbraio 2012).

In attesa di urgente riscontro, si porgono cordiali saluti.