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Ill.mi Onorevole e Presidente,

grati di averci concesso un momento di ascolto attraverso la presente, vorremmo cogliere l’occasione, a nome del personale di Polizia Penitenziaria, di esprimere alle SS.LL. le questioni più nevralgiche necessitanti di miglioramenti e di investimenti, mirati, affinché alla sede distaccata di Gorgona (già Casa di Reclusione) sia attribuita nuovamente l’esatta connotazione del tipo di circuito penitenziario (oggi indeterminato), essendo rimasta l’unica isola carcere della Nazione ancora funzionante, nonostante le molteplici difficoltà e l’enorme inquinamento ambientale che produce a causa delle mancate innovazioni in termini di energia e di riciclaggio/smaltimento dei rifiuti.

Ovviamente, come Isola necessita da subito di una Base navale del Corpo degna di questo Paese e siano fornite ad essa tutte le risorse umane e strumentali allo scopo di renderla efficiente, autonoma e funzionale alle esigenze istituzionali, compatibilmente con la peculiarità che un territorio insulare rappresenta.

Dal nostro punto di vista la sede distaccata di Gorgona necessita di:

  •   Cavo elettrico marino per l’allaccio alla corrente elettrica pubblica del comune di Livorno, oppure progetto alternativo

  •   di energia rinnovabile; l’attuale fornitura di corrente elettrica è altalenante;

  •   Acqua potabile;

  •   Personale di ogni profilo professionale;

  •   Mezzi di trasporto terrestri idonei alla conformazione dell’Isola, essendo quelli presenti fatiscenti e inadatti;

  •   Alloggi del personale necessitanti di ristrutturazione (infissi, porte, intonaco interno ed esterno, impianti

    idraulici e

  •   elettrici);

  •   Strutture penitenziarie presenti da ristrutturare (sezioni, strade, luoghi di lavoro);

  •   Collegamenti con Livorno regolari (le motovedette naviganti sono insufficienti e anche vetuste);

  •   Servizio navale pronto a muovere dall’isola e di vigilanza delle acque;

  •   Forniture di materiali in quantità corrispondenti al fabbisogno;

  •   Uffici amministrativi (non presenti e di contro si registrano difficoltà a interfacciarsi con la sede di Livorno);

  •   Fornitura idrica più efficiente;

  •   Rinforzamento del riscaldamento nella caserma e installazione di sana pianta negli appartamenti;

  •   Riattivazione delle officine per le lavorazioni (parte della popolazione detenuta ospitata non ha la possibilità di

  •   partecipare alle attività di recupero previste per il circuito carcerario dell’isola e per il mantenimento della stessa);

  •   Integrazione dei fondi destinati alle mercedi e ore lavorative della manodopera detentiva;

  •   Fornitura di mezzi di comunicazione (apparati radio);

  •   Installazione di sistemi di video sorveglianza;

  •   La ditta appaltatrice del servizio di ristorazione non garantisce le previsioni del capitolato tecnico, servizio

    scadente

  •   dai punti di vista della qualità e della quantità dei generi forniti;

  •   Organizzazione del lavoro per la Polizia penitenziaria, necessaria ad individuare l’effettivo fabbisogno di

    personale,

  •   conditio sine qua non ad un’azione amministrativa efficiente, che di riflesso gioverebbe al personale in termini di

  •   benessere;

  •   Attribuzione del punteggio per il servizio su sede disagiata per la mobilità nazionale della Polizia penitenziaria e

    riconoscimento del compenso del servizio di missione a coloro che vi operano.

    Per quel che concerne il servizio navale, invece, illustriamo di seguito i punti più significativi:

  •   Mezzi navali attempati e fatiscenti;

  •   Mancanza di un presidio dell’isola con mezzi navali;

  •   Carenza di personale di ogni ruolo, qualifica e incarico (ogni natante d’altura prevede obbligatoriamente un

    equipaggio di 9 unità di personale imbarcato, mentre attualmente gli equipaggi sono costituiti mediamente da 4/5

    unità);

  •   Gli incarichi di condotta dei motori navali, al momento, non vengono assegnati in base all’anzianità di servizio;

  •   Deficienza di una struttura idonea allo svolgimento del servizio di vigilanza h24 degli ormeggi e alla sicurezza e

    all’igiene per il personale che vi deve operare;

  •   Mancanza di vestiario idoneo al servizio di navigazione;

  •   Assenza di dispositivi di protezione individuale per la navigazione (cuffie antirumore, scarpe antinfortunistiche,

    scarpe di navigazione, guanti);

  •   Mancanza dei corsi di aggiornamento per le qualifiche di motorista e comandante, di polizia marittima,

    antincendio (che per il servizio di navigazione gli aggiornamenti sono obbligatori allo scadere dei tre anni);

  •   Tutte le motovedette assegnate al servizio navale hanno più di 30 anni di costruzione;

  •   Il personale effettivamente impiegabile in servizio consta di 22 unità, a fronte delle 45 necessarie a coprire il

    fabbisogno;

  •   Assenza di un’area adibita a parcheggio dove il personale dipendente può lasciare il veicolo privato nel momentoin cui deve imbarcarsi per raggiungere la sede di servizio insulare;

 Riconoscimento della Base navale come prolungamento della sede distaccata di Gorgona ai fini dell’attribuzione al personale assegnato degli stessi trattamenti economici e normativi in termini di FESI e del punteggio per la mobilità nazionale;

 Riconversione del naviglio “Urgon” a vedetta del Corpo, per poterla utilizzare come vettore degli approvvigionamenti utili al fabbisogno dell’Isola;

 In occasione dell’intitolazione della motovedetta d’altura “V3” all’Agente “Giuseppe Barraco” che, libero dal servizio, nel prestare aiuto ai colleghi per assicurare agli ormeggi una motovedetta del Corpo nel corso di una burrasca perse la vita e della cerimonia a cui parteciperanno autorità e sicuramente anche i familiari, sarebbe opportuno che la garitta ormeggi di Livorno abbia un’altra connotazione strutturale. Il container predisposto all’occorrenza dall’Amministrazione penitenziaria di certo non dà lustro né alla stessa Istituzione che la detiene né al personale di Polizia penitenziaria che per motivi di servizio la deve utilizzare.

Certi che le SS.LL., che hanno già dato dimostrazione di essere molto più vicine al territorio fin dal Loro insediamento, diano altri importanti necessari segnali tangibili per restituire dignità agli operatori, esprimiamo di nuovo la nostra gratitudine per averci dimostrato disponibilità all’ascolto.

Ovviamente, affinchè si possano ottenere importanti risultati, è necessario avere anche una dirigenza di qualità, propensa a valorizzare gli stimoli che riceve, volenterosa di fare, poiché è inammissibile che ancora oggi, nonostante le innumerevoli richieste, l’isola non ha un’organizzazione del lavoro certificata e condivisa con le Organizzazioni Sindacali.

Porgiamo i nostri migliori cordiali saluti.