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La scrivente O.S. chiede alla Direzione della Casa Circondariale di Siena, di voler intervenire sulla M.O.S. al fine di far rispettare le direttive in materia di manipolazione dei cibi, non permettendo al personale che prepara le pietanze di “ riscaldare” e/o riutilizzare quanto preparato nel pranzo per la distribuzione della cena serale.

Inoltre, ci riferiscono che nella preparazione della pasta, avvenga una procedura inusuale, e cioè 

cotta e lasciata raffreddare e all’occorrenza riscaldata in acqua calda per essere servita, in barba ai bollitori pronti all’uso, ma utilizzati solo come appoggi e non per il loro utilizzo naturale.

Sembrerebbe inoltre, che al personale che spetta la cena, per ragioni di servizio, vengano serviti gli avanzi del pasto preparato per il pranzo della stessa giornata.

Sembrerebbe infine, che non venga quasi mai rispettato il menu giornaliero previsto e che le alternative, siano di scarsa qualità e/o del tutto inesistenti, limitandosi al solo formaggio spalmabile.

Poiché per la M.O.S. la Direzione della casa Circondariale di Siena, ha nominato precisi componenti dei due comparti, a controllare la qualità e la quantità dei cibi, ci chiediamo cosa ha fatto l’apposita commissione investita da precise lamentele da parte del personale e se delle rimostranze risultino prese di posizioni e/o atti di tali disfunzioni.

Infine, ci auspichiamo che dopo quanto sopra esposto, sarebbe il caso di istituire un registro all’interno dei locali mensa, dove risultano gli interventi/ controlli della commissione nominata dalla direzione e le rimostranze dei fruitori del servizio.

In attesa di URGENTI riscontri, si inviano distinti saluti.

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