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Si è tenuta nella giornata di ieri, presso il PRAP Toscana-Umbria la riunione sindacale con ordine del giorno “Interpretazione autentica dell’art. 10 comma 3 del decreto 120/2019” decreto che troverete sul sito toscanapolpenuil.it nella parte relativa agli accordi regionali.

Ovviamente per quanto ci riguardava tale articolo non necessitava assolutamente di nessuna interpretazione, essendo chiaro, per noi, che il personale dei ntp che viene trasferito oppure cambia incarico oppure va in quiescenza deve essere sostituito entro un mese, così come avviene in tutti i posti di servizio interni agli istituti penitenziari.

Tale riunione evidentemente nasce dal fatto che qualche direzione “sparandola grossa” (parole del provveditore) ostacola illegittimamente l’inserimento del personale all’interno dei ntp, adducendo uno squilibrio tra pianta organica interna e comandi nuclei sic. dimenticando forse, che tale compito istituzionale appartiene all’amministrazione penitenziaria, pur essendo diretto funzionalmente dal provveditore regionale.

Dal nostro punto di vista, prima ancora di criticare un accordo di rango regionale, qualche direttore dovrebbe guardarsi prima in casa propria ed ossequiare semmai i propri accordi locali qualora l’abbia sottoscritti, rendendoli semmai razionali nell’utilizzo delle risorse a disposizione.

Comunque, la riunione è stata dibattuta oltre che su tale aspetto anche su di una serie di argomenti quali:

  1. Definizione del PID Toscana-Umbria;

  2. Accordo sull’organizzazione degli uffici del PRAP con annessa organizzazione

    del lavoro interna del personale di entrambi i comparti;

  3. Rivisitazione delle piante organiche degli istituti penitenziari del distretto con

    annessa pianta organica allegata al decreto 120/2019;

  4. Organizzazione del lavoro dei ntp inserita come impegno nell’art. 12 del

    decreto 120/2019;

  5. Va chiarito una volta e per tutto sia il servizio dei collaboratori in capo al NOR,

    che il servizio USPEV regionale, finora appannaggio di logiche evulse dal

    sistema di regole e di trasparenza;

  6. Abbiamo contestato ancora una volta la tabella di equiparazione modificata

    unilateralmente dall’amministrazione regionale e non rispondente con dati

    offerti al tavolo sindacale;

  7. Critiche sulla mancata trasparenza ed efficienza all’indirizzo dell’ufficio IV UST

    che non si attiene alle comunicazioni e ai precetti inseriti nel decreto 120/2019 creando una serie di problemi nel distretto nella gestione delle risorse umane e di conseguenza di impiego nei servizi.

In conclusione tutte le OO.SS. ad eccezione dell’ Osapp, Cisl-fns e Cgil-pp hanno ritenuto che l’art.10 comma 3 del decreto 120/2019 vada applicato così come è stato sottoscritto il 14.05.2019, per cui il provveditore ha garantito immediata esecuzione all’inserimento del personale di Polizia Penitenziaria nei comandi dei nuclei della regione essendo legittime le aspettative di quanti hanno partecipato all’interpello regionale.

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Seguiranno ulteriori informazioni sui prossimi incontri. Un Saluto a tutti.