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La scrivente Organizzazione Sindacale, preso atto della nota GDAP N°0096749 del 20.3.2018 e nota n°15162.I^ del 21.03.2018 PRAP Toscana e Umbria, rileva con non poco sconcerto, come codesto dipartimento si renda responsabile, sempre più spesso di emanare direttive in palese contrasto con quanto sancito in materia di pari opportunità e di trasparenza dell’azione amministrativa e del relativo D.M. 02.10.2017 il quale ha determinato le piante organiche nell’ambito del DAP e le sue articolazioni tra le quali non sono comprensive quelle degli uffici del tribunale di sorveglianza.
L’individuazione di appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria da impiegare in compiti e/o mansioni particolari e/o da distaccare in sedi o uffici diversi da quelli di appartenenza all’amministrazione, anche esterni all’amministrazione, allo stato è incomprensibile essendo una misura distorsiva rispetto alle direttive che si è dato il medesimo dipartimento provocando ancor di più malumore negli istituti del distretto, dove quotidianamente sono compressi i diritti del personale il quale è costretto a lavorare in condizioni sovrumane inducendolo sistematicamente finanche all’assorbimento di più posti di servizio a causa della mancanza di personale.
A prescindere dalla manifesta inopportunità di tale determinazione seppur temporanea, attesa la gravità del momento di dover riassettare e rimodulare in termini organizzativi le risorse umane per il funzionamento del medesimo PRAP Toscana- Umbria, la questione di assegnare personale agli uffici della magistratura di sorveglianza è illegittima essendo stata già discussa e non approvata all'unanimità da tutte le OO.SS. regionali nella seduta del 23.04.2014.
Alla luce di quanto sopra invitiamo le SS.LL. a sospendere immediatamente tale procedura e convocare le OO.SS.di comparto.
In attesa, si coglie l’occasione per inviarle cordiali saluti.