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Gentile Provveditore, nella riunione del 18.01.2022, aveva assunto degli impegni peculiari affinché venisse rilanciato in una prospettiva futura l’istituto penitenziario di Firenze Sollicciano, mediante un preciso percorso (verbale Pag.8 percorso finora non ancora avviato).

Ovviamente, dopo quella data ci siamo incontrati in data 09.03.2022, presso l’istituto di Sollicciano dove le abbiamo ribadito la nostra necessità, vincolante, che per l’attuazione della vigilanza dinamica nell’istituto fiorentino, essendo stata già stata sperimentata nel 2014 (ODS 33 del 20.05.2014) con risultati pessimi, era necessario, vista l’esperienza, avere precise garanzie quali:

  1. Impianto di video sorveglianza interna e esterna efficiente;

  2. Protocollo operativo di intervento in caso di criticità;

  3. Creazione sezione ex art. 32 del D.P.R. 30.06.2000 n.230;

  4. Protocollo trattamentale di un preciso modello di sorveglianza dinamica;

  5. Immediata risposta dell’amministrazione sia sul versante disciplinare O.P. che

    di trasferimento dei soggetti.

Tali richieste, ovviamente, erano finalizzate alla tutela della salute e alla salvaguardia del personale di Polizia Penitenziaria oggetto di continue aggressioni, ma anche e soprattutto dalle necessarie garanzie di deresponsabilizzazione di esso, sia rispetto alla “colpa del custode 387 C.P.” che delle relative tabelle di consegne art. 29 DPR 82/1999 allo stato non rimodulate.

Sembrava che questa nostra prospettiva fosse stata accolta dalla parte pubblica, invece in data 13.03.2022 la direzione fiorentina emana autonomamente l’ODS 34, aprendo le sezioni e solo successivamente sono state convocate in data 29.03.2022 le OO.SS. di categoria.

Ora, fermo restando il mancato rispetto e considerazione delle OO.SS. che a quel tavolo erano presenti con Lei, si evidenzia che dal giorno dell’apertura sono già avvenute ulteriori aggressioni, per cui la questione ci preoccupa e non poco potendosi così perdere la difesa e il controllo della sicurezza dell’istituto penitenziario.

Confidando nel suo intervento e alla luce di quanto sopra, la invitiamo ad intervenire poiché la vigilanza dinamica va adattata al contesto con tempi e modi e non con un “liberi tutti”, perché così facendo si pone a repentaglio la vita e il posto di lavoro di chi deve intervenire nello scenario.

Pertanto la scrivente evidenzia che non si esimerà dal denunciare la questione alle competenti autorità qualora si verificassero altre aggressioni al personale di Polizia, oppure situazioni di eventi critici gravi come quello che è già avvenuto nel mese di luglio 2021 dovuta dal nostro punto di vista, all’incauta apertura delle sezioni detentive.

Porgendo cordiali saluti si resta in attesa.

Allegati:
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