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Si è tenuto il 13.11.2023, con il PRAP Toscana-Umbria la riunione sindacale con ordine del giorno “rideterminazione della pianto organica” del Corpo di Polizia Penitenziaria della Toscana-Umbria. Riunione a tratti surreale rispetto al fatto di una scarsa conoscenza oggettiva di una evidente carenza di risorse umane che di fatto non permetterà di lavorare in modo sereno ed ottimale negli istituti del distretto. Il DAP ha inteso aumentare la pianto organica da 3187 a 3188 + 1, unità a differenza di altre regioni che hanno avuto un aumento notevole e consistente. La bozza presentata è stata criticata da tutte le OO.SS. al tavolo presenti e che qualora non viene ribilanciata potrebbe comportare conseguenze gravissime in alcuni istituti penitenziari, ma soprattutto nei nuclei traduzioni e piantonamenti che hanno avuto un taglio di 64 unita nel distretto passando da una pianta organica di 391 unità a 327. La UIL Toscana vista l’informazione preventiva pervenuta dalla parte pubblica e gli altri dati richiesti e trasmessi solo in data odierna, si è espressa in modo contrario NON condividendo la piattaforma di ripartizione, chiedendone la riformulazione tenendo conto non solo dei parametri proposti dal DAP, ma anche dei posti di servizio e del carico di lavoro, comprensivo del servizio di traduzione e dei piantonamenti di ogni istituto penitenziario. Tale proposta se non rimodulata non permetterà alcuna futura condivisione del P.I.D. e dei relativi P.I.L. negli istituti del distretto, poiché sono a serio rischio sia i diritti del personale ma soprattutto la tutela e la salute e crediamo che con tale operazione di tagli si mettano anche a rischio i servizi istituzionali dell’amministrazione penitenziaria e la sicurezza pubblica. Abbiamo proposto altresì di rinviare la discussione dopo che l’Umbria passi come provveditorato, avendo così un quadro più oggettivo, ma tale ipotesi non è stata accolta. Ovviamente come UIL PA Polizia Penitenziaria da oggi non faremo sconti a nessuno e non ci renderemo partecipi e attori ai tavoli di accordi locali sulla pelle del personale. Le direzioni penitenziarie dovranno calibrare i posti di servizio con quello che l’amministrazione ha deciso per loro. Non è da escludere una mobilitazione al riguardo, dinnanzi al PRAP Toscana-Umbria. Un Saluto a tutti