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QUI IL RISCONTRO DEL PROVVEDITORE

La scrivente Organizzazione Sindacale, nel prendere atto della nota 11759/I^ del 17.03.2020, ritiene non più condivisibile il modo d’agire di codesta amministrazione, che da una parte obbliga il personale di polizia penitenziaria ad effettuare lavoro straordinario, e dall’altra a causa della programmazione del sistema informatico, accantona il pagamento delle suddette spettanze. Appare davvero di difficile comprensione come una pubblica amministrazione come quella penitenziaria, possa continuare imperterrita a ledere un diritto di un lavoratore, senza minimamente trovare una soluzione ad una situazione ormai atavica e disastrosa. Ci saremmo aspettati in verità, soluzioni al problema non dettate da un’emergenza come quella in atto, ma bensì da progetti di cambiamento di organizzazione del lavoro ponderati e condivisi tra le parti, avendo appreso tra l’altro dalla vostra nota 10467-I^ che lo stesso team di misurazione ritiene che ci siano margini di impiego più razionale delle risorse umane disponibili. In attesa di avere riscontro alla presente si inviano cordiali saluti. Egregio Provveditore, le pare il caso che in piena emergenza penitenziaria e con tutte le criticità quotidiane che si susseguono, si possa trasmettere una comunicazione (10167.I^ del 06.03.2020) in allegato, con la quale si annuncia che ci sarà un mancato pagamento al personale di Polizia Penitenziaria delle ore rese nel primo trimestre del corrente esercizio finanziario. Ora, continuare in modo imperterrito con analisi unilaterali mediante il sistema GusWeb e con un Tim di misurazione che, di fatto, non sappiamo quali sia la base di misurazione logica degli istituti in oggetto, diventa davvero difficile comprendere dove s’intende arrivare in questa regione e crediamo forse che non si sia compreso fino in fondo come si stia lavorando in periferia. A tutto vi è un limite e giacché codesta amministrazione da anni non si confronta sulla materia con le OO.SS., compreso alcuni di questi istituti, la invitiamo a GARANTIRE il pagamento del lavoro straordinario al personale, poiché demotivarlo in questo momento, con un reddito familiare ridotto causa chiusura di molte attività lavorative, è davvero inopportuno. Ovviamente le chiediamo interventi di integrazione del budget e attendiamo un confronto sulla materia quando ci saranno le condizioni. In attesa di avere riscontro alla presente si inviano cordiali saluti.