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Questa organizzazione sindacale interviene sull’emanazione “dell’interpello straordinario indetto per addetto all’ufficio matricola” diramato con nota n. 2124 del 27 aprile.

La ratio di tale interpello non è quella di sostituire l'uscente “sostituto addetto”, ma di inserire una ulteriore unità in pianta stabile e non con funzione meramente sostitutiva del primo addetto, comportando uno dispendio di risorsa umane utile al servizio a turno, in un momento ove non vi è neppure l'urgenza di farlo.

Altra atipicità è l’esclusione dall’interpello del ruolo Sovrintendenti/Ispettori, quando invece normativamente è prevista tale figura e nello stato di specie risulta mancante il responsabile della matricola; infatti se l’obiettivo dell’interpello fosse stato quello di riorganizzare l’assetto della matricola con riguardo alle qualifiche nulla quaestio, invece la direzione Grossetana non ha minimamente sfiorato tale idea nonostante vi è personale con la qualifica. 

La gestione dell’ufficio matricola è stata oggetto di una fitta corrispondenza tra il coordinamento provinciale UIL-PA Polizia Penitenziaria di Grosseto e la direzione per quanto attiene al carico di lavoro, alle risorse umane impiegate comprensivi dei vari affiancamenti succedutisi, nonché la modifica unilaterale dell’orario di lavoro e di servizio oltre all’utilizzo del lavoro straordinario e della concessione della mensa obbligatoria di servizio con forti dubbi di legittimità.

Insomma regole che sembrerebbero valere per la maggior parte del personale di polizia penitenziaria della Casa Circondariale in questione ma non per l’ufficio matricola di Grosseto anche perché più delle volte si è chiesta la modifica del PIL ma la direzione a non aprire la modifica necessaria per un assetto diverso dell’impiego del personale, ma si preferisce gestire tutto in straordinarietà.

Amministrare la cosa pubblica (denaro e risorse umane) come un buon padre di famiglia dovrebbe essere l’agire di ogni dirigente ed allora chiediamo a codesto ufficio se non siano sufficiente una sola unità, come titolare, in matricola per gestire una media di 20 detenuti e che il sostituto subentri solo ed esclusivamente in caso di assenza.

La gestione di un istituto penitenziario può cambiare con una prospettiva diversa mediante un approccio responsabile fatto anche di buon senso e logica, per tali ragioni crediamo che sia il caso che codesto ufficio intervenga sul controllo della questione adottando forse anche un parametro regionale così come avviene in tutte la P.A. “servizi da erogare/risorse impiegate”.

In relazione a quanto sopra, al fine di una adeguata valutazione ed intervento affinché venga sospeso tale interpello onde evitare aspettative del personale, sostentando invece figure previste e necessarie come la matricola di un istituto.

Cordiali saluti.

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