fbpx

Gentile Provveditore,

notiamo dal suo insediamento che i riscontri offerti, altro non sono che un puro stile burocratico senza una elaborazione di risoluzione ai numerosi problemi che puntualmente il sindacato in rappresentanza dei suoi associati denuncia.

Detto ciò, riscontriamo la sua nota prot. nr. 5349.I del 08/02/2021 e la invitiamo a riferire al direttore dell’UST che le traduzioni notturne non sono previste dal modello operativo traduzioni e comunque, nel caso di specie il traducendo, poteva essere tranquillamente trasferito nella giornata antecedente l’estradizione all’Istituto più vicino alla frontiera in questo caso Roma Rebibbia e l’indomani consegnato alle autorità preposte, con un servizio che sarebbe durato la metà del tempo rispetto a quello che invece è stato pianificato e organizzato.

Dal nostro punto di vista, non ci sembra tanto difficile mettere in atto metodi e modalità di pianificazione dettate dalle norme, ma anche e soprattutto da una visione di buon senso, sia in rispetto dell’individuo quale lavoratore, sia esse in linea con il modello operativo delle traduzioni, concetti che se presi in debita considerazione, potevano agevolare un rientro delle scorte nelle sedi di provenienza.

Per quanto attiene invece il 2° caso del detenuto che si recava a fruire di un permesso nella regione Sicilia, il recluso, poteva dal nostro punto di vista essere tradotto all’Istituto più vicino anch’esso il giorno antecedente e poi organizzando il servizio con l’impiego degli uomini del Nucleo territoriale, liberando tempestivamente la scorta una volta giunta a destinazione e quindi con rientro immediato. Anche in questo caso i tempi di impiego della scorta si sarebbero dimezzati.

E di tutta evidenza, che un’oculata e attenta nonché scrupolosa programmazione e pianificazione dei servizi di traduzione da parte dell’UST avrebbe permesso a tutti di poter lavorare nel rispetto del contratto di lavoro e di evitare inutili e dannose lungaggini dei turni di servizio che sono iniziati alla 6 di mattino fino alle 22 di sera, turni che portano a stress lavorativo reiterato per la quale codesta amministrazione, in fase di elaborazione dei servizi, non può non tenerne conto sotto il profilo della sicurezza e la salvaguardia dei dipendenti di cui al D.Lgs 81/2008.

La scrivente organizzazione sindacale, auspica che Ella ragguagli al più presto il direttore dell’UST che nella pianificazione dei servizi ad esso demandata, si debba tenere in debita considerazione il dettato normativo dell’orario massimo di lavoro che evidentemente disconosce e sottovaluta, compreso il modello operativo ntp.

Restiamo in attesa di assicurazioni al riguardo.

Allegati:
Scarica questo file (Traduzione NTP Prato.pdf)Traduzione NTP Prato.pdf[ ]164 kB