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AGGIORNAMENTO: IN ALLEGATO LA RISPOSTA DEL PROVVEDITORE !!! 

 

02.04.2016 - AGGIORNAMENTO: LA UIL POLIZIA PENITENZIARIA, RICHIEDE URGENTE INTERVENTO DEL PROVVEDITORE (nota in allegato)

AGGIORNAMENTO: In allegato la risposta della direzione.

 

E’ stato segnalato a questo Coordinamento un’applicazione non corretta, delle norme che regolano il trattamento di missione per il personale di Polizia Penitenziaria; in particolare,
ci riferiamo al servizio di traduzione effettuato presso la città di Padova l’08/01/2016.

Per quanto sopra, si evidenzia, che la materia è disciplinata dalla lettera circolare G-DAP 0473173/2011 del 16/12/2011, in applicazione dell’art 98 comma 4 Legge 183 del 12/11/2011, cosi detta Legge di Stabilità 2012, entrata in vigore il 01/01/2012, che al paragrafo 3 recita testualmente: “il personale inviato in missione è tenuto ad usufruire del vitto e dell’alloggio se presenti/disponibili nel luogo di svolgimento della missione”, quindi nel caso di specie, il personale non ha usufruito della mensa in quanto presente ma non disponibile (chiusa).

Di conseguenza, analizzando quanto disciplinato dalla lettera circolare G-DAP 0077676/2015 del 05/03/2015 punto 2, dove chiarisce, che laddove, vengono dichiarate le motivazioni della mancata consumazione del pasto, e nel caso di specie la scorta non si è limitata a dichiarare per ragioni di servizio, ma ha dichiarato che lo stesso non è stato consumato per ragioni di sicurezza - avendo avuto in custodia costante il traducendo - di conseguenza in applicazione della lettera circolare 356275 del 09/08/2002 siamo in presenza di specifica e puntuale motivazione che hanno impedito la consumazione del pasto, per cui l’amministrazione è posta in condizione di poter effettuare un esame sulla fondatezza e sulla congruità delle ragioni adottate ed è lecito il rimborso del 100%.

Pertanto, la invitiamo ad applicare correttamente le norme, liquidando il trattamento al personale, senza interposizioni di sorta da parte di chi dovrebbe limitarsi ad applicare le norme e non interpretarle con ragionamenti soggettivi.

In attesa di riscontro, cordiali saluti.