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Gentilissimo Direttore,

ancora una volta siamo costretti nostro malgrado, a esternarle le numerose lamentele che quotidianamente giungono a questa organizzazione sindacale da parte di numerosi operatori di Polizia Penitenziaria impiegati nel reparto in oggetto.

Eravamo convinti, esternandole con le nostre numerose pregresse lettere, che il reparto in oggetto, la cui apertura ci ha visto sempre contrari, avrebbe gravato solo ed esclusivamente sugli operatori di Polizia e questo e ciò che è avvenuto !.

Le avevamo chiesto circa 1 anno fà un incontro sulla materia, incontro questo mai avvenuto e le avevamo anticipato che detto reparto non solo non avrebbe risolto il problema dei detenuti psichiatrici ristretti nella struttura da lei diretta, ma altresì solo gli stessi operatori di Polizia Penitenziaria avrebbero pagato un prezzo molto alto e che avrebbe peggiorato le loro condizioni di d’impiego e di lavoro (ex opg insegna).

Raggiungere un obbiettivo come quello dell’apertura da parte sua, non vuol dire che gli operatori di polizia debbano accettare quotidianamente e supinamente di prestare il proprio servizio all’interno di detto reparto, senza avere una postazione decorosa e dignitosa di lavoro, relegati come sono, nel “corridoio”, non riscaldato e con un piccolo “banchetto”, proprio come quello utilizzato per gli alunni a scuola.

D’altra parte, invece gli operatori sanitari, quando presenti, possono tranquillamente svolgere la propria attività in luoghi molto grandi e arredati in maniera confortevole e ottimale proprio come è giusto che sia, ma ciò traccia il mondo di mezzo del lavoro tra due distinte istituzioni serie a e b.

Inoltre, e cosa molto allarmante, nonostante la nascita di questo reparto servisse a “ curare “ detenuti con problemi psichiatrici, in realtà ciò non sempre avviene, infatti sono sempre più numerosi i casi di ricoveri ospedalieri esterni di detti detenuti, cosa questa che va ad incidere anche sulla sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria che è costretto a piantonare questi individui anche a rischio della propria incolumità visto l’aggressività che questi detenuti hanno nei confronti del personale di Polizia operante.

Oltre a quanto già detto ci chiediamo come si possa non considerare fondamentale e necessario che in un reparto come questo il medico specialista non sia presente H24 e che la loro presenza si limiti dal lunedì al venerdì, lasciando completamente scoperto il reparto nel fine settimana giorni questi si verificano eventi critici che vedono interessati solo gli operatori di Polizia Penitenziaria e qualche infermiere.

Ci chiediamo a questo punto se forse sarebbe stato meglio confrontarsi con chi scrive e con le altre organizzazioni sindacali onde evitare che ciò abbiamo appena denunciato non avremmo dovuto farlo.

Ciò detto la invitiamo a trovare soluzioni diverse da quelle attuali interessando anche il S.S.N. per quanto di loro competenza, e a considerare soluzioni diverse per ciò che riguarda la postazione di lavoro dei poliziotti che vi operano, poiché crediamo che a distanza di 1 anno la dignità dei lavorati sia stata già messa a dura prova e che la salubrità e il decoro della propria postazione di lavoro sia alla base di qualsiasi attività lavorativa.

In attesa distinti Saluti.

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