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Dalla risposta ricevuta da codesta Direzione (rif. Prot. 5160 del 20.03.2020), è di tutta evidenza che la S.V. stia eludendo coscientemente che nell’operatività del personale della Base Navale vi siano anche una serie di operazioni di manutenzione necessaria dei natanti, effettuata prima e dopo la navigazione, "servizio pronti a muovere", nonostante esse siano incombenze da affidare a ditte esterne mediante gara d’appalto. Oltremodo, spiace che si trascuri da parte del Comandante della Base Navale che il servizio di approvvigionamento delle derrate alimentari, compresa benzina, della sezione distaccata di Gorgona, venga garantito esclusivamente dal naviglio della Polizia Penitenziaria, in palese violazione delle norme sulla sicurezza del trasporto di liquidi infiammabili e dei viveri. Si ricorda, inoltre, che la Base Navale rientra nel Piano S.A.R. mediante un accordo che la S.V. ha sottoscritto con la Capitaneria di Porto, che prevede il coinvolgimento volto a tutelare la sicurezza delle navigazioni e del soccorso marittimo. Fatte queste premesse veniamo alla materia sindacale, rappresentandole nuovamente che gli orari di servizio/lavoro la S.V. non li può regolamentare autonomamente, per cui si deve attenere alle buone prassi sindacali, invero informare preventivamente le OO.SS. al fine di procedere alla contrattazione decentrata, trattandosi di un impiego da istituire ex-novo. Non solo, è al tavolo contrattuale che la parte pubblica eventualmente espone le sue ragioni e riflessioni con annessi i propositi a sostegno della necessaria modifica degli orari di servizio/lavoro del personale, che certamente non possono essere quelle di dover eliminare i buoni pasto. Pertanto, considerato quanto sopra le rinnoviamo l’invito di congelare l’O.D.S. oggetto di controversia e convocare le Organizzazioni di categoria secondo le norme contrattuali. Nella consapevolezza di dover attendere il termine delle prescrizioni per l’emergenza Covid-19 e che tale organizzazione è vigente da anni, il buon senso detterebbe di attendere tempi migliori e non procedere unilateralmente. Ovviamente, se non verranno accolte immediatamente le nostre richieste saremo costretti a procedere sia con l’attivazione delle procedure previste per la condotta antisindacale, sia con l’avvio dei sistemi di garanzia presso il PRAP Toscana Umbria.

Questa Organizzazione Sindacale, partendo dai problemi reali che affliggono la Base Navale di Livorno, domanda alla S.V. se non sia giunto il momento di attuare tutte quelle iniziative in capo alla dirigenza, affinché la Base Navale divenga davvero un punto di forza per l’Amministrazione e l’intera Isola di Gorgona e che il personale operi in sicurezza con tutti gli strumenti necessari ed indispensabili, propri di un Corpo di Polizia dello Stato preposto ad un servizio specializzato.

Partiamo dalla postazione di lavoro della indecorosa garitta sita al porto di Livorno, problema atavico, oggetto di numerosi interventi tra cui quello del VISAG ancora oggi non risolto.

Considerando, poi, la vetustà dei navigli, la Base Navale necessita indubbiamente di un ricambio generale ed anche dal punto di vista strumentale, per cui ci attendiamo una richiesta specifica al D.A.P. per la loro messa in fuori uso e sostituiti con imbarcazioni di nuova generazione, anche perché ci risulta che l’equipaggio illegittimamente deve provvedere alle manutenzioni programmate su detti natanti, che, invece, dovrebbero essere affidate a ditte esterne mediante convenzioni apposite.

I veicoli terresti serventi alla Base, sono obsoleti e fatiscenti ed utilizzati nel quotidiano in difformità all’immatricolazione e classificazione, poiché trasportano di tutto, ed inoltre non tutto il personale è dotato di abilitazione alla guida e questa limitazione ingenera serie problematiche operative.

Gran parte delle unità di Polizia assegnate alla Base, hanno raggiunto, in alcuni casi superato, il 50° anno di età e, pertanto, questa condizione è proprio il caso che la S.V. la rappresenti al D.A.P., allo scopo di chiedere l’opportuna predisposizione di interpelli necessari all’inevitabile ricambio generazionale.

Per quanto concerne il posteggio per le auto del personale che raggiunge l’Isola di Gorgona, basterebbe, anche su questo versante, un minimo impegno istituzionale finalizzato alla ricerca di un accordo bilaterale con l’autorità portuale oppure altre forze di polizia e armate presenti in loco.

Gentile Direttore, lei per anni ha diretto l’Isola di Gorgona e conosce ogni anfratto, per cui

la invitiamo a mettere ordine e cambiando registro, iniziando dalla Base Navale, per una serie di

inefficienze e storture, impegnandosi oltremodo e maggiormente per il Corpo di Polizia

Penitenziaria, poiché i segnali a senso unico a noi non piacciono affatto, ma ciò nonostante come

Organizzazione Sindacale guardiamo fiduciosi al futuro.

E' questo l'augurio che le rivolgiamo, affinché risolva i problemi concreti sopra esposti, in

cui, per quanto ci riguarda, non rientra la compressione dei diritti del personale (vedi

provvedimento unilaterale di modifica dell’orario di lavoro/servizio).

In attesa di riscontro, si inviano distinti saluti.