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La scrivente Organizzazione Sindacale, continua a ricevere numerose lamentele dai suoi iscritti rispetto ai numerosi episodi di violenza fatte di aggressioni che avvengono quotidianamente ai danni del personale di Polizia Penitenziaria che opera nel reparto in oggetto.

Orbene è notizia di pochi giorni fa di un ennesimo episodio di violenza perpetrato da alcuni detenuti che pare volessero entrare in un’altra sezione dello stesso reparto detentivo per aggredire altri reclusi di etnia diversa ivi ubicati, e che solo grazie al tempestivo intervento e alla professionalità degli operatori di Polizia Penitenziaria in servizio in quel momento ciò non è avvenuto.

Purtroppo però anche in questo caso gli operatori di Polizia intervenuti per evitare questo tentativo, hanno riportato contusioni e ferite che li hanno visti costretti a dover ricorrere alle cure sanitarie del vicino nosocomio cittadino.

Signor Direttore, crediamo che adesso sia davvero arrivato il momento in cui Ella, come già sollecitato dalla scrivente con precedenti note, debba intervenire nella gestione di detto reparto detentivo, sicuramente il più problematico dell’intera struttura, in cui vengono ubicati i detenuti in attesa di giudizio,

protetti e che ancora non si vedono destinatari di un piano trattamentale chiaro e preciso e che in quanto tale necessita di un immediato intervento.

Sono diversi anni che cerchiamo in tutti i modi di far si che nella struttura da Lei diretta prendano concretamente forma le unità operative che ad oggi risultano essere solo tracciate nei vari accordi sottoscritti tra le parti sindacali e l’amministrazione da Lei rappresentata, ma che in realtà ancora non decollano bloccando di fatto così quella autonomia che se applicata sicuramente aiuterebbe il personale operante nelle stesse a sentirsi partecipe di un progetto lavorativo.

L’accentramento del servizio è totalmente fallimentare per cui è necessario dare autonomia ai Coordinatori di U.O. con analisi e risultati ecco quello che necessita fare non altro.

Ebbene si Signor Direttore, il personale di Polizia si sente praticamente abbandonato a se stesso, si sente estraneo nel proprio ambiente lavorativo e soprattutto si sente demotivato e in alcuni casi come quello sopra citato vittima di episodi di violenza che sicuramente non dovrebbero accadere in un ambiente di lavoro organizzato e sicuro, cosi come si sente solo non avendo un Coordinatore stabile e presente e ciò è impensabile considerato il numero di operatori presenti in pianta organica che possono essere impiegati come coordinatore in detta unità operativa.

La disorganizzazione e l’assenza di una gerarchia di comando e di responsabilità è alla base del problema di Sollicciano, oltre all’assenza oppure l’inefficienza di strumenti di lavoro, oppure postazioni di lavoro degne di un paese civile, la mancata salubrità degli ambienti trasversalmente non toccano solo il reparto Giudiziario ma tutti i reparti.

Pertanto in virtù di quanto detto, con la presente chiediamo un suo immediato intervento affinché detto reparto venga completamente riorganizzato, il personale ivi presente venga ascoltato maggiormente rispetto alle difficoltà operative del stesso reparto e che soprattutto possa lavorare in sicurezza, poiché crediamo fortemente che la dignità di un lavoratore passi soprattutto attraverso la sicurezza del proprio posto di lavoro.

In attesa di urgente riscontro, distinti saluti.

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