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Egregio Sig. Sindaco,

colgo l'occasione di contattarla in vista dell'incontro del giorno 8 u.s., che ha tenuto anche con le Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Livorno.

Seppur, il tempo che ha potuto dedicare al consesso sia stato molto breve, rispetto a quanto ci saremmo francamente aspettati, ci auguriamo possa valere come inizio di un percorso di confronto costruttivo, dato che in più momenti del dibattito ci ha dato modo di percepire un curioso bisogno di conoscere meglio la realtà carcere.

Ricordo di aver affermato, in modo sentito, che simpaticamente uso dire sanguigno, che l’istituto penitenziario è parte integrante della società, anche se va riconosciuto che al tempo stesso la società è ignara delle complessità che gravitano intorno ad un carcere.

Ma, a proposito del suo ritorno alle “Sughere” nella mattinata di oggi, accompagnato da un esponente politico di tutto rispetto, lasci che lo scrivente esprima un pensiero, altrettanto spontaneo e schietto, lo accetti appunto perché vuole essere semplicemente di auspicio e di apertura. Ci spiace, per Lei, e per chi l’ha accompagnata, che non ha pensato di avvalersi della preziosa presenza delle rappresentanze dei lavoratori, perché è bene che sappia, che l’Organizzazione Sindacale, stamani, avrebbe potuto offrire il suo contributo per una visita più allargata, insomma farle osservare ambiti, anche questi costituenti la struttura penitenziaria, che si possono raggiungere solo attraverso un percorso studiato e solo in tal modo avrebbe potuto prendere coscienza dello stato del reale abbandono di un complesso a cui viene demandato il compito di garantire la sicurezza, anche quella pubblica.

Ci permettiamo, a tal proposito, di darle un assaggio di quanto detto, inviandole in allegato la relazione, con accluso il link al reportage fotografico, redatta a seguito di una visita organizzata ai luoghi di lavoro, effettuata nello scorso anno. Con l’elaborato, abbiamo cercato di evidenziare determinate questioni, che se non monitorate dalla Pubblica Amministrazione chiamata a governarle, ma ancor prima osservate con i dovuti accorgimenti, che ci permettiamo di attribuirli a una buona conoscenza del nostro ambiente di lavoro, difficilmente risaltano attraverso a una visita mirata, anch’essa utile si, ma forse indotta, circoscritta.

Con l’auspicio di poter programmare il successivo incontro, tra l’altro proposto da Ella stessa, le inviamo i nostri migliori ossequi.