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QUI IL COMUNICATO STAMPA.

 

Alle OO.SS, della Polizia Penitenziari invitate al Consiglio Comunale di Firenze tenutosi nel carcere di Sollicciano, non è stata data a loro la possibilità “d’intervento” nonostante una delegazione della UIL/PA Polizia Penitenziaria era presente in sala e abbia chiesto alla presidenza di essere ascoltata - e questo il commento del Coordinatore Territoriale della UIL/PA Polizia Penitenziaria GRIECO Eleuterio.
Le nostre rimostranze sono state colte solo dai Capigruppo del consiglio comunale come Jacopo Cellai di Forza Italia e Silvia Noferi del Movimento 5 Stelle, i quali ovviamente hanno ritenuto anch’essi inconcepibile escludere dal consiglio le rappresentanze sindacali che quotidianamente operano nella struttura detentiva, come Poliziotti Penitenziari, Educatori, Ragionieri, Tecnici.
Afferma GRIECO , la gestione della sicurezza e della dignità del lavoratore quale individuo, così come oggi è concepito nel carcere fiorentino non è cautelata per nulla, così come l’incolumità degli operatori e questo sono un dato incontrovertibile, poiché le aggressioni ai danni dei Poliziotti Penitenziari a Sollicciano culminate con prognosi superiori a tre giorni, sono state nell’anno 2016/2017 quasi ottanta e questo nessuno lo dice essendo un dato preoccupante delle condizioni lavorative in cui è costretto a lavorare un corpo di Polizia dello stato.
I suicidi tra il personale di Polizia Penitenziaria a livello nazionale nell’ultimo triennio sono stati 105 dovuti anche alle condizioni pessime e dannose che incidono sulla salute di chi in carcere lavora.
Ancora oggi, dopo i vari impegni a tutti i livelli, il personale lavora al freddo, ancora entra acqua negli alloggi del personale, gli ambienti detentivi sono fatiscenti e insalubri, per non parlare della sicurezza sui luoghi di lavoro che è un’utopia.
Chiosa Eleuterio GRIECO – Firenze Sollicciano oltre ai problemi strutturali e di sovraffollamento ha seri problemi di natura burocratica (direttori e comandanti par time) mancanza di personale di Polizia Penitenziaria, la Legge Madia ha tagliato circa 5000 unità dall’organico nazionale mancano anche figure amministrative ed educative a sollicciano solo due ragionieri e otto educatori.
Oggi il personale chiede un “nuovo comando” e postazioni di servizio dignitose per ogni posto di servizio (sezioni), alloggi e mensa a norma e luoghi di benessere accoglienti e salubri.
Suggeriamo poi al sindaco Dario Nardella di considerare la costruzione di un campo da calcetto per il personale dipendente come più volte annunciato - ecco una cosa concreta che il comune può fare.
Conclude GRIECO, per conferire dignità al carcere di Firenze ci vuole tantissimo coraggio che solo pochi hanno, abbatterlo gradualmente e riedificarlo, altrimenti la burocrazia e i profittatori continueranno a far sprofondare questo luogo ancora distante dalla città, poiché l’art. 27 della Costituzione non è un pezzo di carta, ogni giorno bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse e la propria responsabilità e di conseguenza intitolare il carcere fiorentino ad Alessandro Margara, come annunciato dal sindaco Nardella, potrebbe essere d’avvero un’offesa se poi non si cambia la sostanza di quei luoghi.