Carissimo Direttore,
in relazione al contenuto della nota n.1867 del 19.10.2018 e ai buoni propositi che puntualmente la S.V. antepone in luogo degli scopi che si prefiggono i nostri interventi, appare necessario precisare che con la corrispondenza (rif. protocollo n.6-10/18) non è assolutamente nostra intenzione invocare riflessioni su eventuali possibili modifiche e/o miglioramenti del servizio citato nell’oggetto, bensì invitarla ad abrogare qualsiasi disposizione che allo stato contrasta con i compiti della Polizia penitenziaria.
Cogliamo l’occasione di evidenziare, cosa che forse non siamo riusciti a fare in precedenza, che l’addetto al Block House di codesta struttura, stante quanto promulgato da codesto Ufficio, talvolta è costretto a custodire anche ingenti somme di denaro nella totale mancanza di tutela normativa.
Spiace appurare che la S.V. non tenga in debita considerazione il fatto, che nessuna delle principali fonti giuridiche, quali Legge n.395/90 (Ordinamento del Corpo di Polizia Penitenziaria), D.P.R. n.82/99 (Regolamento di Servizio), Legge n.354/75 (Ordinamento Penitenziario), D.P.R. n.230/00 (Regolamento di Esecuzione) sancisca, in modo ufficiale, che il personale di Polizia penitenziaria sia tenuto a custodire e gestire somme di denaro.
Alla luce di quanto emerge, sollecitiamo urgentemente la revoca delle disposizioni emanate, che esulano dall’O.D.S. menzionato nell’oggetto.
Alla scrivente Organizzazione Sindacale, pur avendo già fornito segnalazioni di talune problematiche relative al posto di servizio richiamato nell’oggetto, registrate nel corso della visita sui luoghi di lavoro del 18.06.2018, risulta che l’addetto alla vigilanza del Block House stia ancora provvedendo alla custodia di somme di denaro.
Entrando nello specifico, si precisa che l’operazione succitata riguarda il deposito del denaro di proprietà dei detenuti ammessi al regime della semilibertà e i versamenti effettuati dai familiari ai propri congiunti ristretti nelle giornate di colloquio.
Pertanto, considerato che i compiti del “portinaio” non annoverano il maneggio e il deposito di somme dei citati valori, si invita codesta Direzione a revocare le disposizioni in vigore e orientare la scelta tra le figure professionali ed i relativi profili a cui è attribuibile l’incarico.
In attesa di un cortese urgente riscontro, si inviano distinti saluti.