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Nel tardo pomeriggio presso la Casa Circondariale di Massa Marittima è avvenuta un’aggressione nei confronti di un Ispettore Capo di Polizia Penitenziaria, responsabile della Sorv.za Generale. È stato colpito al volto con pugni e ferito con un vetro da parte di un detenuto di origini Tunisine, procurandogli lesioni sull’avambraccio e tumefazioni al volto (8 giorni di prognosi).

L’autore dell’aggressione, dal momento del suo ingresso, ha anche danneggiato due camere detentive rendendolo inidonee all’uso.
Purtroppo, la UIL Polizia Penitenziaria ha da molto tempo allarmato il Provveditorato Toscana e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dell’impossibilità di ritenere l’istituto di Massa Marittima come una Casa Circondariale; ma purtroppo i nostri interventi non sono andati a buon fine e pertanto presso la circondariale di massa Marittima continuano ad arrivare nuovi giunti.

Dopo quest’aggressione, la UIL Polizia Penitenziaria ribadisce nuovamente che non è più possibile considerare l’istituto come circondariale perché privo di vigilanza perimetrale, privo di alcuni elementi di sicurezza interna, è un istituto lontano dal tribunale e procura (il chè comporta dispendio di denaro, di risorse umane).

Per tali motivi continuiamo a batterci per il nostro traguardo, ovvero la realizzazione di una nuova struttura penitenziaria nella ex Caserma Barbetti. Dopo il passaggio di tale area al Ministero della Giustizia non è avvenuto nulla, nemmeno la prima pietra.
La Uil Polizia Penitenziaria Coordinata dal Regionale Eleuterio Grieco e dal Segretario Provinciale Sansone Francesco lanciano un grido di allarme a tutte le Istituzioni militari e civili e Autorità politiche della Città di Grosseto, affinchè si metta fine all’annosa questione dell’urgente costruzione di un Nuovo Istituto Penitenziario.

Inoltre riteniamo che il Provveditorato della Toscana, presieduto dal Dirigente Generale Carmelo Cantone, debba considerare assolutamente l’istituto di Massa Marittima diversamente da un circondariale per le ragioni su indicate.
Concludiamo, auspicando che per le aggressioni, come quella odierna, ormai numerose nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria abbiano risvolti incisivi ed immediati verso gli autori.

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