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Carceri, la misura è piena. La tensione resta alta tra le OO.SS. della Polizia Penitenziaria che hanno manifestato – unitariamente - a Roma il 19 settembre scorso, durante le celebrazioni del Bicentenario del Corpo alla presenza del Presidente della Repubblica.

Il Coordinamento Regionale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Toscana ha deciso di disertare tutte le manifestazioni provinciali. “Non c’è proprio nulla da festeggiare”, dichiara. “il Segretario Generale Regionale Mauro Lai. Ogni giorno nelle carceri italiane e Toscane contiamo gravissimi eventi critici che vedono spesso soccombere i poliziotti penitenziari, sempre più soli e senza adeguati strumenti di difesa.

Non solo aggressioni e colluttazioni: dall’inizio dell’anno abbiamo assistito ad un numero elevato di suicidi e tentati suicidi, che se non fosse proprio per il tempestivo intervento degli dei Poliziotti Penitenziari, vedrebbero “schizzare” alle stelle le drammatiche statistiche.

Basta! Siamo stufi di una politica assente, sorda ai nostri costanti richiami ed appelli, e di una Amministrazione Penitenziaria silente ed incapace di gestire e risolvere le continue criticità”. “Rivendichiamo e chiediamo nuove assunzioni di Agenti, adeguate a fronteggiare le oltre 800 unità mancanti in regione e necessarie al Corpo. Chiediamo, nuove dotazioni di risorse finanziare e tecnologiche, una rimodulazione del riordino delle carriere (che non ci soddisfa affatto), adeguati stipendiali per il rinnovo del contratto scaduto ormai da 10 anni. Il Rispetto di corrette relazioni sindacali in tutte le sedi penitenziarie, in quanto possiamo affermare di essere ritornati indietro di molti anni.

In Toscana oltre al sovraffollamento ed alla grave carenza di Personale di Polizia Penitenziaria, lamentiamo problemi di vestiario molto gravi, i colleghi sono costretti ad acquistare i vestiti e le scarpe per indossarle con fogge diverse causa

le mancata forniture da oltre 5 anni; - Mancato rispetto delle norme in materia di Igiene, Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro; - Mezzi di trasporto per le traduzioni obsoleti, fatiscenti e pericolosi; - Alcune sedi sono scoperte di un Direttore e un Comandante titolare,ritardi nel pagamento degli straordinari e delle missioni. ecc.

Queste, oltre alle motivazioni del livello nazionale, sono le principali ragioni per cui diciamo che NON C’E’ NULLA DA FESTEGGIARE!!