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Questa Organizzazione Sindacale, deve obiettare il contenuto della nota 773.I^ in allegato, essendo essa non condivisibile.

Riaffermiamo che le leggi dello stato oppure i decreti si applicano nei confronti di tutti i cittadini e in tutti i contesti, anzi la norma deve trovare maggiore applicazione e rigore proprio in ambito penitenziario, essendo La funzione rieducativa e riabilitativa del carcere stabilita in maniera chiara dalla nostra Costituzione, poiché la funzione principale della detenzione è quella di trasformare il comportamento del detenuto di riclassificarlo socialmente e trasmettergli un nuovo quadro di valori.

Spiace che una pubblica amministrazione, ragioni ancora in termini di

opportunità, invece di equità e imparzialità, questo forse è proprio uno dei problemi retrivi che attanaglia la maggior parte dei direttori di carcere, nella variegata e fantasiosa gestione antiquata dei penitenziari.

Non è nostro stile accomunare chi rappresenta lo stato con chi ha violato la legge, ma la chiusura della palestra degli agenti a Prato è avvenuta il 3.11.2020 e i casi di contagi e/o presunti si sono determinati da una applicazione illegittima della norma da parte del medico compatente, denunciata proprio dalla scrivente OO.SS. il 24.11.2020 al suo ufficio che non è mai intervenuto, forse chissà per il bene della categoria (nota UIL numero 274).

Ecco, questo è il quadro desolante della vicenda della palestra degli agenti di Prato unica nel distretto di sua competenza ad essere ancora chiusa.

Alla luce di quanto sopra, nel rimanere ancora nell’ambito dell’interlocuzione sindacale, le chiediamo di rivedere la posizione assunta, poiché quando sta avvenendo, dal nostro punto di vista è in contrasto con la legge e di conseguenza si connota in una condotta abusiva.

Allegati:
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