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Un intervento provvidenziale, non potrebbe essere definito in altro modo ciò che gli agenti di Polizia Penitenziaria hanno fatto in un giorno di “ordinario” lavoro, che si è trasformato poi in una giornata di “ordinaria follia”, ciò che è accaduto nella giornata del 29 Luglio 2016.

Due Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale Pisana, hanno prima tratto in salvo, (solo grazie alla professionalità del personale pisano) la vita di un detenuto italiano, ristretto in una sezione a custodia attenuata del carcere pisano, essendo affetto da una grave disabilità, e poi hanno subito dallo stesso tratto in salvo, un violento pestaggio che ha portato i due agenti a subire una prognosi di 7 giorni ciascuno rivedibile, avendo procurato ad uno un trauma alla mano sinistra e ad un altro un trauma cranico avendo ricevuto dei pugni in volto.

La notizia arriva ai media grazie alla segnalazione del Coordinamento Provinciale Pisano della UIL Polizia Penitenziaria.

Che conferma ancora una volta come, la violenza subita dalla Polizia Penitenziaria, sia e rimanga un dato disarmante che incredibilmente passa sottotraccia. Noi della UIL POLIZIA PENITENZIARIA crediamo che l’Agente in sezione è lo Stato, e rappresenta lo Stato. Ciò posto oggi possiamo affermare che lo Stato nelle galere è preso a calci, pugni e schiaffi. Solo, Abbandonato ed ignorato.

Nonostante questo i baschi blu continuano a salvare vite ed a subire umiliazioni. Questa è la verità, la tragica, nuda e cruda verità. 

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